una scena dell'ultima commedia

LA COMPAGNIA TEATRALE CARIESE -C.T.C.-

La Compagnia Teatrale fin dalla sua “nascita” ufficiale (avvenuta il 7 maggio 2003 anche se vanta una storia più che ventennale) si prefigge lo scopo di studiare, preservare, valorizzare, tramandare e divulgare, il patrimonio storico ed artistico calabrese. Essa mira a rivitalizzare la cultura e le tradizioni popolari, consapevole del fatto che la riscoperta e lo studio delle costumanze locali, serva meglio a conoscere il presente ed affrontare con maggiore esperienza e ponderata saggezza l’avvenire. La Compagnia Teatrale Cariese realizza il suo scopo attraverso rappresentazioni teatrali in vernacolo calabrese e presentando nel corso dell’anno manifestazioni di carattere artistico-sociale, religioso-culturale che migliorino qualitativamente le persone e ne accrescano il livello culturale. Le commedie da noi rappresentate, presentano scene di vita quotidiana: vita di semplici contadini alle prese con una realtà ostile e tragicomica, con mirevoli spunti per la riflessione sulle dinamiche sociali del Vibonese e si prefiggono lo scopo di trasmettere alle “nuove generazioni” e di far riscoprire alle “vecchie generazioni” l’immenso patrimonio di tradizioni, credenze popolari, superstizioni della tradizione calabrese, prestando particolare attenzione al patrimonio cariese, Drapiese e dell’intero territorio Vibonese.

LE SUE ORIGINI:

L’amore per il teatro è presente nella comunità di Caria da oltre 70 anni, la Compagnia Teatrale Cariese raccoglie con orgoglio, l’eredità della Filodrammatica “Don Bosco” fondata a Caria nel 1933 dal grande e compianto Pasquale Pugliese che ne fu l’anima e il direttore “Masciu Pascali” personalità cariese dotata di indiscutibile arte e sensibilità, amante di ogni forma artistica.

La Don Bosco, metteva in scena commedie, ma soprattutto drammi che riscuotevano grande successo di critica e di pubblico in molti centri della Provincia di Vibo Valentia. Dopo la morte del suo direttore, un gruppo di cariesi ha portato avanti negli anni l’amore per il teatro limitandosi però solo a rappresentare commedie nell’ambito della comunità locale.

La svolta si è avuta il 7 maggio 2003, data in cui il gruppo si è costituito in Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese e presenta le sue commedie nelle piazze della nostra Provincia. La Compagnia Teatrale è ormai diventata un solido gruppo in continuo fermento di idee, che oltre alle rappresentazioni tipicamente teatrali, partecipa in veste organizzativa a ricorrenze artistico-religiose-culturali, della comunità cariese. Un gruppo che da diversi anni, grazie alle numerose attività progettate e realizzate, ha cambiato volto alla comunità a cui orgogliosamente appartiene. La compagnia è costituita da persone tutte accomunate dall’amore e dalla passione per il teatro.





L'ORIGINALITA' DELLA NOSTRA COMPAGNIA TEATRALE
L'originalità della Compagnia Teatrale Cariese, sta nel fatto che mette in scena commedie assolutamente inedite e originali, scritte e dirette dalla presidente che si è sempre distinta in questo settore.I copioni sono del tutto originali ed unici,frutto di un'abile capacità descrittiva e riflessiva allo stesso tempo.

LE NOSTRE ESPERIENZE

La Compagnia Teatrale Cariese vanta numerose serate in molti centri del vibonese. Dall'estate 2003 si presenta in molte piazze della nosta provincia patrocinata dall'amministrazione provinciale Assessorato al turismo e spettacolo e spesso ,anche da comitati festa, pro loco e comuni. Alla stessa compagnia teatrale, nel novembre 20o6 la televisione regionale Video calabria ha dedicato ampio spazio in una sua fortunata trasmissione televisiva dedicata alle tradizioni calabresi.
Per la compagnia, fin dalla sua costituzione, sono stati tanti gli apprezzamenti e gli unanimi consensi raccolti ovunque, sia per la straordinaria capacità interpretativa degli attori(anche se alcuni di essi molto giovani) sia per il tema trattato nelle commedie,dietro cui si nasconde una filosofia di vita sempre attuale legata alla nostra civiltà contadina. La compagnia cariese garantisce due ore d'intrattenimento spensierato, e aiuta a far riscoprire le nostre radici, alla ricerca di una storia che appartiene a tutti noi e che ci aiuta a vivere meglio.

MARZO 2012 LA COMPAGNIA INTITOLATA A DON GIUSEPPE FURCHI'
Dal 14 Marzo 2011 la Compagnia Teatrale Cariese porta il nome di Don Giuseppe Furchì parroco della comunità Cariese dal 2000 al 2006 e scomparso il sette Marzo 2011.
Questa decisione presa all'unanimità dal comitato direttivo vuole essere un piccolo omaggio ,ad un grande uomo,grande sacerdote, che nel 2003 con il suo appoggio e con il suo entusiasmo ha fortemente voluto e contribuito alla costituzione dell'associazione cultuarale Compagnia Teatrale Cariese.

OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA' :
LA PASSIONE DI CRISTO.
Giunta alla sua DECIMA edizione(2011) è una manifestazione che viene organizzata con grande impegno dalla nostra Associazione Culturale.Con un grande lavoro che ha inizio circa tre mesi prima dalla rappresentazione, riusciamo a mettere in scena un "opera" fedelissima ai fatti narrati dai vangeli canonici a riguardo della Passione del Cristo.La manifestazione è diretta da Romana Naso che guida e dirige più di cinquanta personaggi principali. Straziante e commovente la scena della crocefissione rappresentata su una naturale e spettacolare collinetta dietro la chiesa della Madonna del Carmelo.

OLTRE AL TEATRA LE NOSTRE ATTIVITA' : L'AFFRUNTATA VIVENTE DI CARIA
La compagnia Teatrale Cariese, che cura ormai da oltre dieci anni, la rappresentazione della Passione di Cristo, ha messo in scena per la prima volta, nel giorno di Pasqua del 2008 una rappresentazione dell"Affruntata” molto particolare. Sono tanti i paesi della piana del Poro(tra i quali Zungri o Rombiolo), dove nel giorno di Pasqua si svolge il rito antico dell’Affruntata ossia l’incontro tra la statua della Madonna e del Cristo Risorto. A Caria un tempo esisteva una tradizione del genere, ma fu poi abbandonata. Dal 2008 l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese ha deciso di rappresentarla non con delle statue, ma con personaggi in carne ed ossa.
Dopo la solenne celebrazione del giorno di Pasqua, davanti alla chiesa Parrocchiale della Trasfigurazione si svolge la particolare rappresentazione. Gli stessi attori che partecipano alla Passione, raffigurano l’incontro gioioso tra la Madonna e Gesù Risorto. Incontro salutato dal volo di colombe bianche e dallo scampanio a festa delle Campane. Rappresentazione molto suggestiva.

OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA' :
FESTA DELL'EMIGRANTE
La nostra associazione organizza tale festa per i numerosissimi emigrati cariesi che si ritrovano in paese nel periodo estivo. Si tiene generalmente la prima domenica dopo ferragosto, a conclusione del periodo dei festeggiamenti in onore dell' amata Madonna del Carmelo patrona del paese di Carìa.


OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA':
FESTA DELL'ANZIANO( Sospesa)
Viene organizzata la terza domenica di ottobre in concomitanza con la festa della Madonna del Rosario, antica festa celebrata a Caria,ma abbandona nel dopoguerra. La festa ripristinata nell'ottobre del 2003 dalla nostra Associazione Culturale per espressa volontà della popolazione anziana è stata denominata festa dell'anziano.

RASSEGNA FOTOGRAFICA

FOTO DI NOI...

Registrazione per 8 Video Calabria -2012

Registrazione "Girannu ve cuntu " 2o12

Registrazione "Girandu ve cuntu"




A socera pa nora


ctc

giovedì 14 febbraio 2013

10 ANNI DI ATTIVITA' - LA COMPAGNIA TEATRALE CARIESE SPEGNE LA SUA 10 CANDELINA

 IL SETTE MAGGIO 2013 LA NOSTRA COMPAGNIA TEATRALE
SPEGNERA' LA SUA 10 CANDELINA.


7 MAGGIO 2003 - 7 MAGGIO 2013

mercoledì 21 novembre 2012

"GIRANNU VI CUNTU"...LA COMPAGNIA TEATRALE CARIESE - SU 8 VIDEO CALABRIA -

Lo scorso 19 novembre le telecamere di Video Calabria hanno fatto tappa nel nostro territorio per registrare due puntate della nuova trasmissione di Paolo Marra "Girannu vi cuntu" che saranno trasmesse nei prossimi giorni dall'emittente calabrese. Due le puntate realizzate che vedranno protagonisti alcuni membri della nostra Compagnia Teatrale. Non vi anticipiamo nulla, vi diciamo solo che ne vedrete delle belle... anche "in cucina". In una delle due puntate anche uno stralcio della nostra ultima commedia, scritta da Romana Naso, "A socera pa nora fu di zuccaru ma non du bona".

COMPAGNIA TEATRALE CARIESE VA IN SCENA LA TRADIZIONE


DENTRO IL TEATRO POPOLARE


martedì 22 settembre 2009

LA PASSIONE DI CRISTO, INCANTEVOLE ED EMOZIONANANTE RAPPRESENTAZIONE

Partecipazione di pubblico a Caria
Organizzata dall’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese


Partecipata, toccante e commovente. Una serata dedicata alla preghiera, alla riflessione, alla commemorazione, alla cultura. Come preannunciato, la Passione di Cristo ha registrato anche quest’anno un notevole successo. Sono stati, infatti, molti e sempre di più rispetto alle precedenti edizioni, ad affollare il centro storico della frazione Caria dove, in occasione del Venerdì Santo, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha organizzato per l’ottava volta la rievocazione delle ultime ore di Gesù. Più di sessanta figuranti si sono alternati nella recitazione-commemorazione nella centralissima piazza S.Nicola, di fronte al Castello Galluppi, e per le vie del paese. Molti gli “attori” residenti nella stessa Caria, coadiuvati da una considerevole rappresentanza brattiroese e di altri figuranti provenienti, comunque, dalla altre frazioni Gasponi e Drapia. Anche i tre sacerdoti del comune don Sergio Meligrana, don Giuseppe Furchì e don Antonio Gennaro hanno dato il loro contributo sia nell’organizzazione che nella recitazione delle scene. Veramente ottimo il sistema audio e la colonna sonora, particolare non da poco che ha stimolato una maggiore sensibilizzazione emotiva negli spettatori.La manifestazione ha avuto inizio alle 21e30 proprio in largo S. Nicola ai piedi del Castello, dove sono stati allestiti tre palchetti, su ognuno dei quali è stato adibito uno scenario tratto da una vicenda del Vangelo. Una leggera pioggia ha accompagnato le prime fasi dell’avvenimento, quasi a voler significare una sorta di benedizione provenuta dall’alto. La prima scena è stata la guarigione di un cieco e di una bambina creduta morta. Dopo il “complotto del Sinedrio”, gli attori hanno rievocato le altre vicende del vangelo, soffermandosi, in particolare, sull’Ultima Cena. Poi la vicissitudine nell’Orto degli Ulivi, dove Gesù è stato catturato ed i tre processi che hanno visto Cristo al tavolo degli imputati di fronte alle autorità religiose e politiche dell’epoca (Caifa, Pilato ed Erode). Ha avuto così inizio lo straziante percorso della “Via dolorosa” attraverso le strade del piccolo borgo accompagnata da un suono di tamburi lento, luttuoso e triste. Il corteo ha raggiunto la chiesetta della Madonna del Monte Carmelo sulla strada provinciale all’imbocco del paese. Proprio dietro all’edificio religioso è stata commemorata la crocifissione in uno scenario verosimile e coinvolgente. Molti presenti si sono fortemente emozionati e nei loro volti si sono intraviste delle lacrime. La lieta notizia della resurrezione ha poi concluso la rievocazione, seguita da un lungo applauso di tutti i presenti. La manifestazione è durata poco meno di tre ore durante le quali il numeroso pubblico, proveniente da tutto il circondario, ha seguito e partecipato in silenzio ed in preghiera. Tanti volenterosi hanno dato il proprio contributo alla buona riuscita della manifestazione. Un plauso va fatto al gruppetto degli organizzatori, visibilmente stanchi, ma emozionati e soddisfatti. In particolare, la signora Romana Naso, direttore artistico che ha curato la “regia”e il giovane Francesco Pugliese che, oltre ad essersi preso cura dei dialoghi delle scene, ha interpretato, in modo encomiabile, Gesù. Accanto a loro molte altre persone che hanno contribuito in misura ed in maniera diversa. All’Associazione Culturale che li raggruppa, da anni impegnata nell’organizzazione di tante altre manifestazioni di vario genere, va riconosciuto il merito, non da poco, di essere gli unici nel comune ad adoperarsi, con passione e dedizione, per promuovere e portare avanti le tradizioni, i culti ed i costumi di questi luoghi. Li sproniamo ed incoraggiamo ad andare avanti nella loro attività, sicuri che otterranno ancora seguito ed ulteriore consenso. Ricordiamo, infine, che sarà a breve disponibile, sul sito poro.it una rassegna completa delle foto dei principali momenti della straordinaria iniziativa.
Mario Vallone12 aprile 2009

SUCCESSO PER GLI ATTORI DIRETTI DA ROMANA NASO

Successo per gli attori diretti da Romana Naso
In preparazione altre iniziative religioso-culturali

Continua a collezionare appuntamenti e riscuotere successo la Compagnia Teatrale Cariese. Ultimamente la comitiva si è esibita a Scaliti, paese nel territorio di Filandari, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Potere raccogliendo complimenti e applausi con la rappresentazione della commedia “Pi nu passaru ntozzulatu matrimoniu cumbinatu”. L’avventura dei teatranti è iniziata nel maggio 2003 con la costituzione dell’omonima associazione a Caria, frazione di Drapia. Si tratta di uno dei pochi sodalizi culturali presenti nel comune e, si può dire, il più attivo tra quelli esistenti. Pur essendo nato da soli sei anni, il gruppo si ricollega alla vecchia tradizione della filodrammatica “Don Bosco” del compianto “Masciu Pascali”, pioniere dell’arte della recitazione nel comprensorio drapiese. I commedianti sono affiatati e arricchiscono, col passare del tempo, le loro performance con nuovi ed interessanti esperienze e recitazioni, sempre in vernacolo calabrese. Scopo precipuo degli associati è appunto quello di studiare, approfondire e preservare le tradizioni culturali della nostra regione, in particolare del territorio di Drapia attraverso commedie divertenti, scritte e dirette da Romana Naso, personaggio creativo, esperto ed appassionato. La Compagnia, tuttavia, non si limita solo all’aspetto goliardico, burlesco e rustico delle rappresentazioni teatrali dialettali, ma, nel corso dell’anno, predispone altre iniziative dal considerevole significato religioso e dall’apprezzabile valore artistico. Prima tra tutte l’emozionante Passione di Cristo, giunta alla settima edizione, che ha via via coinvolto un crescente numero di comparse provenienti dal territorio comunale (più di 60) registrando, allo stesso tempo, un aumento esponenziale di partecipazione di pubblico. I membri della Compagnia, soddisfatti e rinfrancati dai risultati finora ottenuti, sono già al lavoro per la prossima rivisitazione delle ultime ore di Cristo. Con ogni probabilità, quest’anno l’appuntamento pasquale si svolgerà Domenica delle Palme. Gli organizzatori sperano di poter allestire alcune scene nel giardino del Castello Galluppi, da poco tempo in possesso dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Alessandro Porcelli. Le condizioni della struttura, purtroppo, sono precarie e, qualora non si dovesse intervenire al più presto su di essa, potrebbero verificarsi pericolosi crolli. Non sarà perciò possibile utilizzarla, oppure si potrà, forse, adoperare solo la parte dell’ampio cortile annesso e più lontana dalle mura dell’edificio. In tale eventualità, il palazzo rimarrebbe comunque sullo sfondo come suggestivo elemento coreografico e la gente potrebbe godere lo spettacolo posizionandosi a distanza di sicurezza. Vedremo cosa deciderà il sindaco. Ricordiamo, infine, che, oltre all’evento del periodo pasquale (il più importante tra quelli organizzati dall’associazione culturale), è in preparazione anche il Presepe Vivente. Nella realizzazione di quest’ultima commemorazione natalizia, come accade da qualche anno, i componenti dell’associazione non sono i soli ad adoperarsi, ma collaborano con un apposito comitato composto da altre persone volenterose.
Mario Vallone17 settembre 2009

mercoledì 6 maggio 2009

SESTA CANDELINA PER LA CTC

Compagnia Teatrale,bella realtà
L’associazione culturale di Caria organizza commedie e rappresentazioni religiose
Nata nel 2003 si ricollega alla vecchia tradizione della filodrammatica“Don Bosco”
La Compagnia Teatrale Cariese festeggia il sesto anno di attività. Nata il 7 maggio del 2003 a Caria, frazione di Drapia, è una delle pochissime associazioni culturali presenti nel territorio comunale. Presieduta da Romana Naso, è composta da altri otto membri-attori: Maria Calello, Domenica Molino, Maria Rosa Rizzo, Rosa Pugliese, Mario Romano, Francesco Pugliese, Caterina e Cristian Naso. La loro dedizione e passione per il teatro si riallaccia ad una vecchia e lunga tradizione culturale risalente al 1933 quando il compianto Pasquale Pugliese ( meglio conosciuto come “Masciu Pascali”) fondava, sempre a Caria, la filodrammatica “Don Bosco”. La vecchia compagnia, di cui i teatranti cariesi sono orgogliosi di rappresentarne la continuità, metteva in scena commedie e drammi riscuotendo un considerevole successo di pubblico e di critica in tutto il vibonese. Dopo la morte del suo direttore, un gruppetto di volontari ha portato avanti questa tradizione, limitandosi, però, solo alla rappresentazione di commedie ed in ambito strettamente locale. La “svolta”, come la definiscono i componenti dell’associazione, risale proprio al maggio 2003 quando il gruppo si è costituito in un vero e proprio sodalizio. Da allora gli impegni nelle piazze in tutta la nostra provincia e la popolarità sono via via aumentati. Scopo precipuo degli associati, come ci hanno ribadito, è “studiare, preservare, valorizzare, tramandare e divulgare, il patrimonio storico ed artistico calabrese.” Questa loro attività è portata avanti nella consapevolezza che “ la riscoperta delle costumanze locali, serva meglio a conoscere il presente ed affrontare con maggiore esperienza e ponderata saggezza l’avvenire”. La peculiarità della Compagnia sono le commedie recitate: inedite ed originali; scritte e dirette dalla stessa Romana Naso che ne cura i passaggi fino alla rappresentazione finale davanti al pubblico. In esse vengono presentate scene di vita quotidiana. Vicende di persone semplici, soprattutto contadini, alle prese con una realtà ostile e, allo stesso tempo, tragicomica. Insomma, spunti di riflessione sulle dinamiche sociali della nostra regione, specialmente del vibonese e del comprensorio drapiese. La loro attività non si esaurisce nella rappresentazione di commedie, ma si arricchisce con iniziative di carattere religioso. “Fiore all’occhiello”, come loro stessi ci tengono a sottolineare, è la “Passione di Cristo”, organizzata il Venerdì Santo di ogni anno. Un grande e faticoso lavoro che dura alcuni mesi e coinvolge più di cinquanta figuranti. Per l’occasione si uniscono alla “comitiva” decine di persone provenienti dalle altre frazioni (Drapia, Gasponi e Brattirò) coinvolgendo anche i tre parroci del comune: don Sergio Meligrana, don Giuseppe Furchì e Don Antonio Gennaro. Recentemente, durante l’ultima edizione della commemorazione sacra, siamo stati cortesemente invitati come spettatori e cronisti. In quell’occasione siamo rimasti positivamente colpiti per la partecipazione di pubblico, ma soprattutto per l’organizzazione dell’evento e le emozioni regalate ai presenti. Sulla stessa scia di questa manifestazione culturale-religiosa, da pochi anni organizzano anche la “Festa del Rosario”. Si tratta di una ricorrenza antica che si celebrava a Caria la terza domenica di ottobre in onore della Madonna del Rosario e che da tempo era stata dimenticata e tralasciata. Coerenti con la loro “missione” di difensori e valorizzatori della “memoria” e spronati dalla popolazione anziana, dopo un appassionato sforzo supportato dall’allora parroco di caria Don Giuseppe Furchì, sono finalmente riusciti, nel 2003, a ripristinarla. “Si è riaperto così il libro della storia e riletta una pagina che apparteneva ed appartiene a tutti i cariesi” – così scrivono nel messaggio che ci hanno consegnato affinché lo portassimo all’attenzione del maggior pubblico possibile. Da segnalare, infine, la “Festa dell’emigrante”, iniziativa anche questa organizzata dalla stessa associazione nella prima domenica di agosto, in onore dei numerosi cariesi che si sono dovuti allontanare dal loro “nido” per motivi di lavoro e che interviene a conclusione dei solenni festeggiamenti di Maria S.S. del Carmelo.
Mario Vallone,Il Quotidiano della Calabria, p. 26

SEI ANNI D'ATTIVITA' SETTE MAGGIO 2009

Compagnia Teatrale,bella realtà
L’associazione culturale di Caria organizza commedie e rappresentazioni religiose
Nata nel 2003 si ricollega alla vecchia tradizione della filodrammatica“Don Bosco”
La Compagnia Teatrale Cariese festeggia il sesto anno di attività. Nata il 7 maggio del 2003 a Caria, frazione di Drapia, è una delle pochissime associazioni culturali presenti nel territorio comunale. Presieduta da Romana Naso, è composta da altri otto membri-attori: Maria Calello, Domenica Molino, Maria Rosa Rizzo, Rosa Pugliese, Mario Romano, Francesco Pugliese, Caterina e Cristian Naso. La loro dedizione e passione per il teatro si riallaccia ad una vecchia e lunga tradizione culturale risalente al 1933 quando il compianto Pasquale Pugliese ( meglio conosciuto come “Masciu Pascali”) fondava, sempre a Caria, la filodrammatica “Don Bosco”. La vecchia compagnia, di cui i teatranti cariesi sono orgogliosi di rappresentarne la continuità, metteva in scena commedie e drammi riscuotendo un considerevole successo di pubblico e di critica in tutto il vibonese. Dopo la morte del suo direttore, un gruppetto di volontari ha portato avanti questa tradizione, limitandosi, però, solo alla rappresentazione di commedie ed in ambito strettamente locale. La “svolta”, come la definiscono i componenti dell’associazione, risale proprio al maggio 2003 quando il gruppo si è costituito in un vero e proprio sodalizio. Da allora gli impegni nelle piazze in tutta la nostra provincia e la popolarità sono via via aumentati. Scopo precipuo degli associati, come ci hanno ribadito, è “studiare, preservare, valorizzare, tramandare e divulgare, il patrimonio storico ed artistico calabrese.” Questa loro attività è portata avanti nella consapevolezza che “ la riscoperta delle costumanze locali, serva meglio a conoscere il presente ed affrontare con maggiore esperienza e ponderata saggezza l’avvenire”. La peculiarità della Compagnia sono le commedie recitate: inedite ed originali; scritte e dirette dalla stessa Romana Naso che ne cura i passaggi fino alla rappresentazione finale davanti al pubblico. In esse vengono presentate scene di vita quotidiana. Vicende di persone semplici, soprattutto contadini, alle prese con una realtà ostile e, allo stesso tempo, tragicomica. Insomma, spunti di riflessione sulle dinamiche sociali della nostra regione, specialmente del vibonese e del comprensorio drapiese. La loro attività non si esaurisce nella rappresentazione di commedie, ma si arricchisce con iniziative di carattere religioso. “Fiore all’occhiello”, come loro stessi ci tengono a sottolineare, è la “Passione di Cristo”, organizzata il Venerdì Santo di ogni anno. Un grande e faticoso lavoro che dura alcuni mesi e coinvolge più di cinquanta figuranti. Per l’occasione si uniscono alla “comitiva” decine di persone provenienti dalle altre frazioni (Drapia, Gasponi e Brattirò) coinvolgendo anche i tre parroci del comune: don Sergio Meligrana, don Giuseppe Furchì e Don Antonio Gennaro. Recentemente, durante l’ultima edizione della commemorazione sacra, siamo stati cortesemente invitati come spettatori e cronisti. In quell’occasione siamo rimasti positivamente colpiti per la partecipazione di pubblico, ma soprattutto per l’organizzazione dell’evento e le emozioni regalate ai presenti. Sulla stessa scia di questa manifestazione culturale-religiosa, da pochi anni organizzano anche la “Festa del Rosario”. Si tratta di una ricorrenza antica che si celebrava a Caria la terza domenica di ottobre in onore della Madonna del Rosario e che da tempo era stata dimenticata e tralasciata. Coerenti con la loro “missione” di difensori e valorizzatori della “memoria” e spronati dalla popolazione anziana, dopo un appassionato sforzo supportato dall’allora parroco di caria Don Giuseppe Furchì, sono finalmente riusciti, nel 2003, a ripristinarla. “Si è riaperto così il libro della storia e riletta una pagina che apparteneva ed appartiene a tutti i cariesi” – così scrivono nel messaggio che ci hanno consegnato affinché lo portassimo all’attenzione del maggior pubblico possibile. Da segnalare, infine, la “Festa dell’emigrante”, iniziativa anche questa organizzata dalla stessa associazione nella prima domenica di agosto, in onore dei numerosi cariesi che si sono dovuti allontanare dal loro “nido” per motivi di lavoro e che interviene a conclusione dei solenni festeggiamenti di Maria S.S. del Carmelo.
Mario Vallone,Il Quotidiano della Calabria, p. 26

sabato 22 novembre 2008

su Video Calabria 8 va in scena CARIA.

A Caria in scena usi, costumi, gastronomia e tradizioni
Nella giornata dell’11 novembre la piazza Cavour di Caria ha ospitato la troop della trasmissione televisiva “Si giri ccu mia te sciali chi via” condotta dal divertentissimo,bravo e professionale Paolo Marra e trasmessa su Video Calabria in tutta la Calabria e la Sicilia e mandata su internet all’estero. Sotto la direzione della compagnia teatrale cariese guidata con competenza dalla presidente Naso Romana, sono state riproposte antiche tradizioni che fanno parte della nostra cultura contadina. Un gran bel momento culturale di grande importanza non solo per il paese di Caria, ma per l’intero territorio comunale.
Durante la registrazione della puntata sono state presentate le tradizioni di Caria; anzitutto la Festa della Madonna del Carmelo la Sagra da Sujaca il Presepe vivente la Passione i Cristo.
Raccontata anche la storia del paese e l’origine del nome, cenni anche sulla storia comunale.
Coinvolti anche alcune persone anziane di Caria che sono state intervistate dal presentatore, raccontando i tanti sacrifici di un volta e le proprie esperienze di vita regalando tanta emozione. Presentata anche una mostra sui corredi antichi ed il ricamo, che le donne di una volta portavano avanti .Hanno presentato anche le proprie opere l’artista locale Naso Gerolamo, pittore, Cosmo Rombolà vasaio, Francesco Rombolà Cestinaio, Pasquale Staropoli scultore. Insomma un gran bel momento culturale così come e stato definito dal nostro sindaco Dott. Auelio Rombolà, che ha dato lustro al nostro paese, al nostro comune e alla Calabria tutta, presentando usi costumi e tradizioni di una terra fatta di gente semplice, umile, onesta e conserva con forza le tradizioni del passato.
Francesco Pugliese CTC

venerdì 21 novembre 2008

COMMENTO SULLA PASSIONE DI CRISTO DELLA REDAZIONE DI PORO.IT

L'evento, al quale siamo stati invitati, è stato organizzato dalla locale Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese e dalla parrocchia della Trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo di Caria.
La Passione è stata ottimamente rappresentata tramite nove scene: l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, l'ultima cena, il processo di Caifa, il processo di Pilato, la flagellazione; la via dolorosa, la crocifissione, la sepoltura e la resurrezione.
Confidiamo che siamo rimasti stupiti della partecipazione popolare e dall'ottima preparazione degli attori e comparse che hanno profuso un grande impegno. La scelta dei costumi d'epoca e l'intonazione dei colori hanno completato un'eccellente cornice scenografica vissuta con grande intensità religiosa. Ottima si è dimostrata l'organizzazione delle luci, le musiche, il calvario, la tempistica, ecc.., una manifestazione veramente ben riuscita, molto bella e emozionate, da non perdere.
Il racconto della Via Crucis, con la partecipazione della gente del posto e dei tre parroci don Giuseppe Furchì e don Sergio Meligrana e don Antonio Gennaro, che hanno avuto dei ruoli specifici nella sacra rappresentazione: Caifa e Pilato, è partita alle ore 21:00 dalla chiesa parrocchiale ed è proseguita nelle vie del centro storico del paese, con la scena della crocifissione in località Vallicella.
E' da rilevare che la rappresentazione della Passione di Cristo ben si presta ad essere riproposta qui in queste stradine vicoli e piazzette che conservano bene il fascino dell'antica architettura.
La Redazione del sito WWW.PORO.IT

giovedì 20 novembre 2008

CHIUSURA CON IL BOTTO PER LA STAGIONE TEATRALE 2008

Venerdì 24 ottobre nella piazza di Orsigliadi di Rombiolo,in occasione della festa patronale di San Raffaele Arcangelo,la Compagnia teatrale ha chiuso con successone e con un inaspettato bagno di folla (vista la tempertura non propro mite) la stagione teatrale 2008. Con la commedia "Pi nu passaru ntozzulatu matrimoniu cumbinatu", opera in tre atti scritta e diretta da Romana Naso e patrocinata dal Comitato festa San Raffaele,la nostra Compagnia ha chiuso in bellezza un altra stagione che ci ha visti protagonisti in molti centri della provincia vibonese.Tanti gli apprezzamenti ricevuti in quel di Orsigliadi , comunità che sempre ci ha dimostrato il suo affetto e che per la terza volta consecutiva , ci ha voluto per allietare la sua sentita e partecipata festa in onore di San Raffaele. Da tutti noi a Tutti voi :Grazie mille !

DAL QUOTIDINO DELLA CALABRIA 22 MARZO 2008

DRAPIA- DOMANI IN SCENA A CARIA L'AFFRUNTATA VIVENTE
DRAPIA: Dopo il successo riscosso dalla rappresentazione della Passione di Cristo,rappresentata lo scorso 16 marzo. che ha richiamato in paese moltissime persone provenienti da tutto il territorio limitrofo, domani a mezzogiorno l'associazione culturale Compagnia Tearale Cariese metterà in scena l'affruntata, la rappresentazione della resurrezione di Cristo con tutti i personaggi del vangelo che fanno da corollario al grande eveno religioso e spirituale della Pasqua.
Da quanto ha fatto sapere l'organizzazione, l'affruntata si svolgerà subito dopo la Solenne Messa di Pasqua ,in Via Duomo davanti alla chiesa, ed avra' come protagonisti non le tradizionali statue ma, personaggi in carne ed ossa che impersonificheranno la Madonna,San Giovanni, ed il Risorto. Un modo senza dubbio originale, dunque, per riproporre una delle pagine piu' belle della cristianità, con attori che trasmetteranno a coloro che saranno presenti, il dolore di Maria per sapere il figlio morto,poi l'annuncio di Giovanni che corre ad avvisare la Madonna e infine la gioia della resurrezione,con un tripudio di gioia e con l'azzurro del manto della Vergine che prenderà il posto del nero del lutto. Forti delle tante esperienze teatrali maturate negli anni ,i componenti dell'Associazione Culturale, guidati con competenza e passione dalla regista Romana Naso,non tradiranno certamente le attese, confermandosi ancora una volta come degli splendidi interpreti di quell'antico giorno in cui la vita prese il sopravvento sulla morte e diede all'uomo il donno della salvezza,quella etena.

DAL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA MARZO 2007

DRAPIA DOMANI A CARIA LA VIA DELLA CROCE

DRAPIA-Settimana santa alle porte e clima di alta spiritualità che prepara la cristianità alla celebrazione della Pasqua. Anche nel piccolo centro di Caria si ripropone la sacra rappresentazione della passione di Cristo giunta alla sesta edizione. L'iniziativa parte , come per tutte le altre di carattere religioso culturale,dall'associazione culturale Compagnia Teatrale Cariese, e dalla Parrocchia della Trasfigurazione e con il patrocinio del comune di Drapia.I bravi attori della compagnia daranno vita ,con fedeltà alla narrazione evangelica e con dialoghi e costumi che riporteranno a quell'antico tempo, gli ultimi gioni di vita terrena di Gesù Cristo.La rappresentazione avrà inizio alle ore 20:30 da Largo Sn Nicola e proseguirà nelle vie interne del paese,per poi concludersi il località Vallicella.Appuntamento in questo centro ,dunque, che sa conservare quei sani valori legati alla fede dei padri, come la profonda religiosità e quella fede in Dio che si manifestano anche con queste rappresentazioni che invitano alla preghiera e alla riflessione

mercoledì 19 novembre 2008

DAL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA DEL 11 MARZO 2006

DRAPIA : Domani di scena nella frazione Caria la V Edizione della Passione Vivente.
DRAPIA - Nel filone della rappresentazione Sacra che da diversi anni rappresenta il fiore all’occhiello di questa comunità, nella serata di Mercoledì santo nella chiesa parrocchiale di Caria , avrà inizio la messa in scena dei momenti salienti della vita di Gesù e del cammino di salvezza che lo portò a morire sul calvario. La sacra manifestazione si snoderà , quindi per le vie interne del grazioso paese e si concluderà in località Vallicella dove avverrà la scena della crocefissione. La sacra manifestazione è patrocinata da Comune di Drapia e messa in scena dalla Compagnia Teatrale Cariese in collaborazione con la Parrocchia della Trasfigurazione. ”Dalla presentazione alla condanna a morte…dalla via dolorosa …alla morte sulla croce”. Questa la sintesi di un percorso che avrà come protagonista il Salvatore dell’umanità’e attorno a lui le tante figure che vissero da vicino il dramma dell’uomo Gesù, a partire dalla Madonna e poi San Pietro, Pilato, Caifa, la folla.
Ecco le scene che saranno rappresentate: la presentazione al tempio di Gesù bambino, Nazaret, il discorso di Gesù, il complotto, l’ultima cena, il processo di Caifa, il processo di Pilato, la via dolorosa , la crocefissione. Attraverso costumi che richiamano rigorosamente l’epoca , i dialoghi bene intrecciati, i giochi di luce e d’ombra, la Compagnia ha preparato una rappresentazione che sicuramente farà rivivere emotivamente, ma anche spiritualmente i momenti salienti della vita di Gesù, e in particolare quelli che caratterizzarono l’ultimo giorno della sua vita terrena .A dare maggiore efficacia alla manifestazione, quelle viuzze di Caria che ben si prestano ad ambientare personaggi e situazioni. Una serie di scene ed immagini che avranno il culmine in Vallicella, dove il crocefisso, con tutto il suo dolore, campeggerà simbolicamente sul mondo per ricordare all’uomo da dove arriva la salvezza.
Franco Pagnotta.

DAL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA DEL 13 AGOSTO 2004

Drapia – Per la compagnia teatrale cariese si preannuncia un'altra estate di successi. In piazza storie di vita quotidiana il debutto nel proprio paese nel giorno della festa dell’emigrante

Drapia-partirà nei prossimi giorni il lungo tour della compagnia teatrale cariese, costituitasi giuridicamente come associazione culturale appena un anno fa ma ricca di esperienza, quella maturata in tantissimi anni di passione per un’arte che tanto ha fatto divertire e riflettere sui temi più importanti della nostra storia contadina, i cui valori sono sempre attuali. Dopo molte serate programmate dall’amministrazione provinciale per i prossimi giorni, il debutto ufficiale avverrà nella piazza principale di Caria in occasione della VII edizione della festa dell’emigrante. Storie di vita quotidiana, le esilarante commedie scritte dagli stessi componenti del gruppo teatrale che trovano nel suo presidente Romana Naso e nel suo vice, Mario Romano, due sicuri punti di riferimento e delle menti in continuo fermento per pensare e immaginare scene e situazioni che appartengono a tutti. Vicende legate alla vita semplice delle nostre contrade, dei nostri paesi del sud, che la compagnia cariese vuole riproporre a tutti noi, nella consapevolezza che non si può fare cultura se non ci si aggancia a quello che è il retaggio del nostro passato. Un gruppo artistico, quello di Caria, che per statuto, promuove e difende i valori irrinunciabili della libertà della solidarietà e dell’integrazione culturale e razziale, valorizzando e tramandando il nostro patrimonio storico e artistico; in questo centro a due passi da Tropea, è molto viva, dunque la tradizione teatrale, nata oltre quarant'anni fa per opera di Pasquale Pugliese, fondatore della Filodrammatica Don Bosco, la cui eredità è stata raccolta dagli attuali responsabili della compagnia. Far ridere dunque, ma anche guardarsi negli occhi e parlarsi, questo in sintesi l'obiettivo della compagnia teatrale cariese, il resto verrà da se.
Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 13 Agosto 2004)

DAL QUOTIDIANO DELLACALABRIA DEL 31 MARZO 2004

Drapia, a Caria la Passione Vivente
Con inizio alle 20.30 si svolgerà domenica delle palme nella frazione di Caria, la terza edizione della “passione vivente”. L'iniziativa, organizzata dalla locale compagnia teatrale cariese e dalla parrocchia, si avvale del patrocinio dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia. Il racconto della via crucis, con la partecipazione della gente del posto e dei due parroci(Don Giuseppe Furchì e Don Sergio Meligrana che avranno ruoli specifici nella rappresentazione), partirà da largo San Nicola per poi proseguire nella chiesa parrocchiale della trasfigurazione e nelle vie interne del paese. una riproposizione della Passione di Cristo che ben si presta ad essere rappresentata tra queste stradine vicoli e piazzette, che conservano ancora il fascino intramontabile dell’antica architettura.
Otto le scene alle quali si potrà assistere: l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, l’ultima cena e la lavanda, processo di Caifa, processo di Pilato e la condanna, la via dolorosa, la crocefissione la sepoltura e in fine la resurrezione.
Saranno sicuramente in tanti coloro che non vorranno perdere questa serata di magica atmosfera religiosa. La bravura degli attori la religiosa partecipazione popolare verso quella che è una delle pagine drammaticamente più bella del vangelo e il clima della settimana santa contribuiranno a dare alla rappresentazione quel tocco di intima vicinanza e solidarietà al sacrificio di Cristo, che per noi cristiani rappresenta la salvezza.
Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 31 Marzo 2004)

LA C.T.C. RIPRISTINA LA FESTA DEL ROSARIO

Drapia. Dopo cinquant’anni a Caria viene ripristinato l’antico rito religioso, torna l’antica Festa del Rosario l’iniziativa per opera dell’associazione teatrale e della parrocchia
Drapia – torna nella frazione di caria ,dopo 50 anni l’antica Festa del Rosario, che si celebrerà Domenica prossima. L’antica tradizione è stata ripristinata grazie all’impegno del parroco Don Giuseppe Furchì e all'attaccamento alla propria storia da parte dell’associazione culturale Compagnia Teatrale Cariese. Dopo il triduo di preparazione, che è incominciato ieri sera, il culmine della festa si raggiungerà domenica 17 con l’uscita della statua della Madonna del Rosario dalla chiesa parrocchiale (dedicata a lei e a Gesù Salvatore). Seguirà subito dopo la santa messa in piazza Cavour e quindi la processione per le vie principali del paese con il canto delle litanie in località Casalvecchio. Per l’occasione tutti i balconi e le finestre delle case saranno addobbati a festa. Nel pomeriggio giochi popolari e caccia al tesoro, una giornata intensa che si concluderà alle 21 in piazza Cavour, quando si potrà assistere alla commedia dal titolo accattivante:”a pigula ciangiu e u previti novu mancu arrivò ca subitu sindiu" presentata dalla compagnia teatrale cariese. durante la serata ci sarà la distribuzione di tipici dolci preparati dalle donne del posto per devozione alla vergine. La festa è dedicata alle persone anziane di Caria che spesso avevano espresso il desiderio che venisse ripristinata una tradizione legata alla loro gioventù e a quegli inizi anni 50 che seguirono la fine della guerra e l’inizio di un cammino di ricostruzione che nei nostri paesi fu caratterizzato dal fenomeno dell'emigrazione. Adesso nel rispetto di quell’antica devozione, l’associazione teatrale e la parrocchia hanno voluto riaprire il libro della storia e rileggere una pagina che appartiene a tutti i cariesi. Una pagina che era stata coperta dalla polvere del tempo e che domenica sarà rivissuta da tutta la popolazione del centro, con le emozioni di allora e con una silenziosa preghiera alla Madonna del Rosario affinché porti un pò di pace in un mondo che sembra aver smarrito il senso dell’uomo.
Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 14 ottobre 2004)